Manuale del PartigianoZen

R(I)ESISTERE ADESSO

TERZANI 10 ANNI DOPO

terzani1

Dieci anni fa partivo per l’India. Avevo letto “L’ultimo giro di Giostra”, di Tiziano Terzani, prima di partire. Lo rilessi un’altra volta, quando tornai, trovando tantissime affinità e riflessioni che sentivo mi appartenevano.

Dieci anni fa, il 28 luglio 2004, Tiziano Terzani lasciava il suo corpo a Orsigna.e partiva per un altro grande Viaggio, il cui unico rammarico, diceva, era di non poterne scriverne.
Dopo dieci anni, sento ancora tanta gratitudine per questo uomo. La sua ricerca, i suoi viaggi, i suoi libri, le sue interviste, hanno ispirato tante persone a cercare qualcosa che, al di là della superficie di un occidente piatto e insipido , abbia un valore, un significato, una pienezza.

Terzani era un viaggiatore assetato di verità. Aveva cercato risposte sociali e politiche, visioni del mondo nell’oriente comunista, un’altra idea di essere umano rispetto a quella omologante dell’homus economicus nella quale siamo tutt’ora immersi. Aveva visto però che quelle rivoluzioni fatte nel nome di bellissimi ideali non portavano alla felicità l’essere umano. Era stato espulso dalla Cina, aveva rischiato di essere fucilato dai khmer rossi in Cambogia. Si era ammalato di depressione in Giappone, vedendo il rischio di automatizzazione e di disumanizzazione alla quale le nostre società della tecnica sono sottoposte.

Aveva trovato nell’India la sua cura e la sua speranza, un mondo non ancora completamente invaso dalla globalizzazione, dove la presenza dello Spirito, di una visione autenticamente religiosa del mondo, poteva ancora aprirci gli occhi.

Il cancro al pancreas fu così l’occasione di un nuovo e grande viaggio nella malattia e nella possibile cura, fino a rendersi conto  che non c’è cura per la morte, e che tutti gli esseri umani sono accumunati da questo viaggio verso l’Uno. Proprio attraverso questo viaggio Terzani ha scoperto una pace  e un senso che cerca di raccontare al figlio. Ci dice che il mondo e la natura sono bellissimi, che la vita è un cerchio, che la fine è l’inizio.
Muore nella sua gompa con un dolce sorriso, felice di avere avuto la possibilità di prepararsi per quest’ultimo viaggio.

Terzani è stato un personale ispiratore anche del “Manuale del PartigianoZen”. Al di là di alcune citazioni che riprendo nel libro, considero Terzani  un vero e proprio Partigiano Zen.
Ha lottato per essere se stesso, in barba a ogni tipo di potere e di servilismo, fedele alla voglia di raccontare il vero. Ha creduto nel cambiamento sociale, ma ha capito che la vera rivoluzione è quella interiore. Si è esposto con coraggio prendendosi rischi e responsabilità. Senza rinunciare a un sano scetticismo occidentale ha capito che dobbiamo trasformare il nostro modo di pensare e di vedere. Ha intrapreso un viaggio alla ricerca dello Spirito senza esoterismi new age e risposte preconfezionate. Ha capito che il vero maestro è dentro di sè.

Grazie ancora Tiziano.

2 commenti su “TERZANI 10 ANNI DOPO

  1. Federico Baldan
    luglio 27, 2014

    Credo alle tue parole ,ho letto anche io i libri di Tiziano e mi hanno creato una forma di ricerca spirituale verso il mio IO ….non ho e non so se andro’ mai in India ma so che un giorno ……Grazie PARTIGIANO ZEN

  2. manualedelpartigianozen
    agosto 14, 2014

    Grazie Fede. Forse non c’è bisogno di andare in India… Sei già in qualche modo sul tuo cammino… Un abbraccio!

Lascia un commento

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il luglio 27, 2014 da .
GIORDANO RUINI

Spazio vibrante di non-sapere

Manuale del PartigianoZen

R(I)ESISTERE ADESSO